venerdì 28 marzo 2014

28/3


LA COSA PIU' IMPORTANTE DI QUESTE FASI E' QUELLA DI RESETTARE TUTTI I PARAMETRI DEL LUNGO MERCATO LATERALE CHE CI SIAMO LASCIATI ALLE SPALLE.SECONDO I PARAMETRI DEL MERCATO LATERALE, MARZO DOVEVA ESSERE UN MESE DI CONSOLIDAMENTO, MA SIAMO ORAMAI IN UN BULL MARKET CONCLAMATO..
I PARAMETRI DELL'RSI NON ERANO STATI PARTICOLARMENTE CONVINCENTI, CON NEL DAILY UN IPERCOMPRATO  ABBASTANZA MODESTO CHE AVEVA GIA' PRODOTTO TUTTA LA SERIE DEI MASSIMI IN DIVERGENZA.ORA INVECE ENTRA IN IPERCOMPRATO ANCHE IL WEEKLY.
SETTIMANA SCORSA SI ERA FERMATO A 73  PAREGGIANDO IL TOP DI OTTOBRE E L'INIZIO DI SETTIMANA POTEVA FARE PENSARE CHE QUESTO LIVELLO POTEVA BLOCCARE ANCORA LA SPINTA RIALZISTA, INVECE IL FORTE FINALE DI SETTIMANA HA PORTATO AD UNA MEDIA SETTIMANALE ANCORA IN RIALZO A 74, MA CON UN LIVELLO POTENZIALE, SE VENISSE CONFERMATO UN LIVELLO MEDIO DI 21500 PER AL PROSSIMA SETTIMANA DI 77, QUESTO QUINDI IMPLICA GLI EFFETTI A CATENA CHE BEN CONOSCIAMO, NEL SENSO CHE QUESTI LIVELLI VERRANO AMPIAMENTE SUPERATI.TUTTO  STA CONVERGENDO NEL SENSO CHE E' INIZIATO UN MERCATO FORTEMENTE DIREZIONALE E SIA LA CHIUSURA DELLA VASCA SIA ALTRE CONFIGURAZIONI PIU' CLASSICHE INDICANO TARGET DAVVERO CLAMOROSI ED IMPENSABILI E DI CIO' PARLERO' NEL COMMENTO DEL WEEK END.
 

7 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao, ti ringrazio anzitutto perchè le tue preziose analisi mi hanno permesso di tener duro con le azioni che avevo in portafoglio scommettendo sullo scenario della vasca sul comit che preludeva a target rialzisti importanti
adesso leggo che i 22000 potrebbero essere una soglia di correzione del mercato e ti chiedo : se tu fossi investito in azioni italiane, cercheresti di vendere intorno a questi prezzi per poi rientare sulla correzione oppure visto che non si escludono target esplosivi da qui a 12 mesi rimarresti dentro per non rischiare di rimanere tagliato fuori ? in altri termini, questa correzione incombente potrebbe anche non dare il tempo di rienrtare come in certe fasi storiche del mercato italiano è avvenuto ? grazie

Anonimo ha detto...

Ciao,
la domanda che pongo io è la seguente:
quanti precedenti storici ci sono -bolla 2000 a parte - di rialzi direzionali "partiti" da un mercato già raddoppiato di valore rispetto ai minimi ?
Voglio dire...nel 2003 il famoso buy scattò intorno a 26-27k punti dopo minimi poco sopra i 20k, cioè a un +30%. Stavolta siamo già a +100%, e tra l'altro anche per questo faccio fatica a classificarci come reduci da un mercato laterale. Sarà mica un'illusione ottica opposta a quella del 2009 ? Allora è vero, la famosa V reversal primaverile da 6000 punti andata - e - ritorno falsò il quadro dando un'illusione di forza, ma stavolta il secondo (doppio) minimo nel 2012 è stato un minimo vero, e da allora la risalita è stata altrettanto vera e tortuosa: quindi stavolta il rialzo da allora indica forza vera (ma già spesa).

Dico tutto questo per vari motivi, ad esempio sia perché non vedo alcun driver reale a meno che all'improvviso per miracolo le parole sulla ripresa diventino fatti; sia perché molti, troppi titoli sono già su valori spaziali, ai massimi storici, cioè se dipendesse solo da questi il nostro listino sarebbe su livelli tedeschi o americani. Quindi in caso di target fantascientifici per l'indice dove arriverebbero tali titoli ? A target fantascientifici elevati al cubo ?
Riassumendo: non voglio assolutamente negare che possa accadere l'impensabile, di certo però quell'eventuale "cambio di numeri" di cui hai a volte parlato equivarrebbe in tutto e per tutto all'effetto di una bolla di liquidità, bolla di cui stavolta tutti, anche i cosiddetti piccoli investitori - a differenza delle precedenti - sarebbero perfettamente consapevoli in partenza.
Con le conseguenze immaginabili in termini di potenziale velocità di sgonfiamento e relativi rischi nel caso di exit strategy appena, prima o poi, la bolla arrivasse al capolinea.
Insomma, saremo pure sul punto di un buy di lungo periodo, ma francamente un buy così ad alta tensione in termini di rapporto rischio / rendimento faccio fatica a ricordarlo visto che obbliga sostanzialmente a scommettere in modo esplicito che il mercato diventi nettamente sopravvalutato.

Un saluto.
A.

waikiki ha detto...

1)La cosa da non fare e' quella di vendere sperando di entrare piu' in basso, perche' magari certi prezzi poi non si rivedranno.Quindi o tieni oppure ti munisci di una strategia per entrare ed uscire, vedi ad es ul mio ts daily che era uscito temendo una correzione e poi e' rientrato a prezzi leggermente superiori, ma ripeto vendere per sperare in una correzione, ora puo' essere una srategia perdente.

2)La cosa da non fare mai e poi mai e' vedere quanto rialzo e' stato fatto, avere fatto il 100% non significa nulla, se un titolo va da 10 a 1, difficilmente a 2 inverte la tendenza, ma lo fara piu' probabilmente a 3 o a 4, quindi piu' profonda e' stata la discesa e piu' strada in percentuale si dovra' fare per invertire .per vedere la forza spesa, guardati l'rsi mensile e confrontalo con il 2004 e , per adesso se ne e' spesa ben poca.Ciao

Anonimo ha detto...

Esimio Paolo, grazie per le tue approfondite analisi, mi permetto di farti una domanda: corregimi se sbaglio:ftsemib stacca i dividendi che ci fanno perdere quel 3/4 %ogni anno e quindi l'ndice viene decurtato rispetto a un dax che i dividendi li include
ora a 21500 punti con i dividendi inclusi non dovremmo essere molto piu- in alto? e se si questo sarebbe un metodo robusto di confronto tra i due indici?

In attesa di una tua gentile risposta cordialmente

Frankie

Anonimo ha detto...

Paolo non voglio farti perdere tempo... ma il nikkei del 1996 non ti assomiglia al nostro indice?
ciaooo

waikiki ha detto...

1)ed e' proprio per questo che nelle ultime settimane mi sono concentrato sul comit che non risente degli stacchi cedole, questo indice non ha fatto nuovi minimi nel 2012 e mostra una situzaione molto migliore del ft40 perche' in effetii un 3, 4% all'anno, dopo molti anni alla fine incide e mostra una situazione piu' deteriorata di quella che e' nella realta':Ciao

2)ogettivamente ci assomiglia molto, dovrei vedere gli indicatori.

Anonimo ha detto...

Alcuni spunti e riflessioni sparse.

Come paragone col Giappone, in caso di rialzo, ne cercherei uno molto più recente: l' Abenomics, ovvero il governo che dichiara di volere l'inflazione al 2%, la BOJ apre i rubinetti monetari e l'indice in pochi mesi guadagna il 50% (mentre lo yen si deprezza del 30 rispetto alle altre valute).

Da noi lo schema sarebbe : BCE che ufficializza il pericolo deflazione, opera il QE (simile agli Usa, anche se non si capisce con quali escamotage tecnici visto che non potrebbe), euro che si deprezza e listini che schizzano a doppia cifra in pochi mesi e poi fine di tutto il ciclo.

Naturalmente, come appunto si vede in Giappone, un rialzo sul nulla, dovuto solo agli effetti di magheggi monetari.

Comunque, a parte quanto sopra, alcuni punti vanno fissati:
1) già adesso i valori risentono di un'anomalia assoluta, ossia i tassi a zero e così a lungo, mai avvenuta prima: scommettere sul rialzo significa scommettere che l'anomalia diventi regola. Tassi ancora bassi (specie quelli a lungo termine) significa che il mercato obbligazionario valuta che non c'è alcuna ripresa all'orizzonte, e di solito quel mercato (molto più liquido di quello azionario) è un termometro più affidabile; di contro, se i tassi dovessero salire, automaticamente si dovrebbe avere un contraccolpo al ribasso sui valori azionari, almeno all'inizio.
2) nello specifico dell'Italia, va anche precisato che i recenti rialzi e soprattutto l'evidentissima sovraperformance rispetto a tutti gli altri listini testimoniano un inequivocabile travaso di liquidità. Questo è un elemento nuovo che ha per così dire "estremizzato" una tendenza al rialzo che, altrimenti, sarebbe stata probabilmente molto più blanda e non ci avrebbe portato a interrogarci, ora, su una possibile inversione di lungo periodo. La contraddizione è evidente: l'inversione di lungo richiederebbe che la sovraperformance continui ancora per molto, è plausibile questo ? Altrimenti si sarà rivelato un fake.

Ultima cosa: veramente anche da noi abbiamo già sotto gli occhi gli effetti di uno sboom settoriale, quello del lusso. Salita dei prezzi fino a multipli pazzeschi, poi con assoluta nonchalance riconoscimento che quegli utili erano solo fantasia e quindi crollo...
Giusto per dire che chi teme crolli non segue solo fantasie masochistiche, ma guarda e registra cose che già accadono sotto gli occhi, seppure ovviamente minimizzate dalla maggioranza.

A.

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