venerdì 6 giugno 2014

6/6

ALTRA SEDUTA TUTTA AL RIALZO CON CLOSE AI MASSIMI DEGLI ULTIMI ANNI.
LA CHIUSURA DEL RSI MENSILE HA QUINDI RIPORTATO ALLA REALTA' RIALZISTA.
IL RAGIONAMENTO E' QUELLO CHE CONSIDERATE LE PREMESSE, IL RIALZO CHE STA NASCENDO DEVE NON PUO' ESSERE MENO FORTE DI QUELLO 2003/2007.
PRIMA DI QUESTA OSSERVAZIONE DEL RSI RITENEVO POSSIBILE , PRIMA DELLA RIPARTENZA, UN'ULTIMO AFFONDO AL RIBASSO, CHE AVREBBE CORRETTO ALCUNI ECCESI DI ANGOLAZIONE.
IL PROBLEMA E' PERO', QUANDO PARTONO TREND IMPORTANTI CHE BISOGNA CONVIVERE CON GLI ECCESSI, CHE PRIMA O POI VERRANNO CORRETTI, E, IL PIU' ECLATANTE DI QUESTI ECCESSI ENDEMICI AL MERCATO RIALZISTA E' QUELLO DEL  1996. CHE HA CONVISSUTO PER 2 ANNI CON ECCESSI DI ANGOLAZIONE PER POI CORREGGERE IN MODO ECLATANTE NEL 1998, APPOGGIARSI SULLA 1X1  PER POI RIPARTIRE VERSO I MASSIMI ASSOLUTI DEL 2000(PRIMA PARTE DEL GRAFICO)
NEL WEEK END, PARTENDO PROPRIO DAL RSI MENSILE PROPORRO' UNA SIMULAZIONE PER VEDERE I POSSIBILI TARGET(CONSIDERATI CHE QUELLI DELLA VASCA NON SONO ANCORA QUANTIFICABILI).QUESTA SIMULAZIONE NON LA HO ANCORA FATTA  E QUINDI NON SO CHE ESITI DARA E QUINDI DO APPUNTAMENTO AL COMMENTO DEL WEEK END

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mammamia....sei un cranio...Luca

Anonimo ha detto...

Mah...
purtroppo in realtà gli ultimi 2-3 anni dovrebbero aver dimostrato che ogni ipotesi sembra lasciare il tempo che trova. Mai come in questi ultimi due anni ho visto mutare continuamente analisi (parlo ovviamente in generale leggendo in giro), correzioni evocate che poi non avvenivano, oppure trend dati per partiti che invece s'interrompevano, regole teoriche di ogni tipo sovvertite oppure corsi e ricorsi empirici sbriciolati o ignorati. L'ultimo, ad esempio, nella similitudine 2003-2007 prevederebbe proprio quella correzione che serve a confondere le acque e buttare fuori dal mercato proprio quelli che fino a quel momento si trovavano nella posizione giusta: se similitudine dev'essere, allora su questo aspetto non vale ? E' evidente che le similitudini "parziali" non possono più essere definite "similitudini" perché qualcosa di sovrapponibile - a caso - lo si trova sempre un po' in tutte le diverse situazioni, che non certo per questo possono essere allora definite "simili". Quindi richiamare di volta in volta solo ciò che assomiglia e ignorare le differenze non sembra avere un carattere molto "analitico", altrimenti - giusto per dirne una - potremmo anche estrapolare soltanto gli elementi del quadro che sono simili e funzionali alla famosa "nikkeyzzazione" e prevedere discrezionalmente che ci si avvii verso quella. Inoltre tra le differenze includo, anche se ovviamente non penso neppure ad aprire il discorso, quelle macroeconomiche, per le quali siamo in una situazione che da qualsiasi parte e in qualsiasi aspetto la si guardi non presenta più alcuna somiglianza con nessuna situazione passata. Basti solo pensare che praticamente il raddoppio dell'indice italiano in 2 anni porta una sola firma, quella di un banchiere centrale; senza la quale chissà dove saremmo. E' mai esistita in passato una simile situazione ? E' evidente che quando muta in modo così drastico ed epocale il paradigma complessivo (peso relativo degli attori in gioco, delle diverse variabili, delle correlazioni), allora ogni previsione diventa un azzardo, e anche dire che "i prezzi scontano tutto" è un po' solo una frase fatta.

Ciao Paolo.
Andrea

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