venerdì 4 aprile 2014

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SUL BARCHART L'INDICE ESCE DAI RADAR E DOVRO' INCOLLARE UN PEZZO AGGIUNTIVO DI CARTA PARE PERO' PERSA LA 2X1.
RSI SETTIMANALE A 79 CON ORAMAI I CONNOTATI DEL BULL MARKET STRONG.ABBIAMO VISTO IN SETTIMANA LO SCHEMA NEGLI RSI ORARI DELLA CORREZIONE IN FORTE IPERCOMPRATO CUI PERO' SONO SEGUITI I CLASSICI MASSIMI IN DIVERGENZA.SI AVVICINA QUINDI IL MOMENTO DELLA CORREZIONE CHE PERO' SARA ANCORA OCCASIONE DI ACQUISTO IN QUANTO ORA LA 2X1 RECUPERATA DOVREBBE , COME LOGICA, FORNIRE DA BASE DI APPOGGIO PER LA RIPARTENZA, RESTA ANCORA DA STABILIRE SE LA CORREZIONE PARTIRA' DALI ATTUALI LIVELLI O DAI 23000.DOMANI PUNTO DELLA SITUAZIONE

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei fare delle riflessioni ad ampio raggio.
La riflessione di partenza è che il mercato, dopo aver cessato ormai da tempo di seguire l'A.F., sta ormai mettendo in discussione anche l'A.T.
Il problema è che le "versioni" e gli strumenti dell'AT sono talmente tanti e variegati per cui ormai la norma è riscontrarne di periodo in periodo l'efficacia solo di alcuni, mentre altri si rivelano totalmente fuorvianti: e come se non bastasse, tale valutazione di riesce a fare solo in retrospettiva, magari proprio quando lo schema è agli sgoccioli e i vari strumenti stanno per invertire la loro precedente efficacia o inefficacia.
Un esempio appena nella seduta di mercoledì con una candela engulfing bearish talmente da manuale e perfetta in tutti i suoi crismi da non necessitare neppure di conferma: e invece il seguito lo si è visto. Dunque il metodo delle candlestick (che pure rientra nella grande famiglia dell'AT) ha fallito in modo clamoroso; eppure non si contano i precedenti storici di efficacia in rialzi anche di lungo periodo terminati proprio con candele di quel tipo.
Ma ecco il punto: da dove è stato generato questo seguito così opposto alle indicazioni ortodosse ? Il giovedì dalle parole di Draghi, e il venerdì dalle indiscrezioni giornalistiche sull'EQE da 1000 miliardi. In entrambi i casi, chissà perché, un attimo prima di questi input esogeni il mercato stava mestamente prendendo la via del ripiegamento o, comunque, si trovava proprio sui minimi di giornata.
Questo significa che in realtà ci troviamo di fronte a un mercato totalmente condizionato dal driver della liquidità, non solo quella effettiva, ma perfino quella "potenziale" annunciata come mera ipotesi ma, allo stato dei fatti, soltanto in parole. Se il mercato si esalta di fronte a un'ipotesi di QE, visto che l'effettiva implementazione di questo vorrebbe dire che i riscontri deflazionistici si sono materializzati a fronte di debiti pubblici elevati (la malattia endemica del Giappone, per capirsi), questo sarebbe l'indiretta conferma che non c'è alcun motivo di tipo "fondamentale" alla base di un rialzo, perché equivale brindare a una disgrazia. Quindi sarebbe soltanto il riflesso di un doping: come tutti i doping, scollato dalla realtà.
In America la cosa va avanti ormai da 5 anni e pare volgere agli sgoccioli, in Europa la scommessa (assurda) è che la stessa storia cominci ora e riguardi soprattutto (cosa ancor più assurda) i Paesi periferici, quelli fino a ieri massacrati proprio per l'emersione delle croniche debolezze sui fondamentali e per i quali adesso, improvvisamente, questi stessi fondamentali sembrano non contare più una virgola: lo spread tornato ai livelli del 2005 (dicasi del 2005 !) parla da solo circa la pseudo attendibilità e l'assoluta manovrabilità di questo indicatore.
Ma tant'è: scopriamo che Blackrock ha quote di Intesa, Unicredito e Banco Popolare, e chissà perché queste banche volano (trascinado il listino italico): dà proprio l'idea dei raid finanziari, quelli che nell'ambito dei singoli listini si fanno in poco tempo sulle peggiori ciofeche , quei titolini rimasti sui minimi per anni e poi improvvisamente fatti risalire a livelli impensabili negli ultimi mesi di un rialzo dove i titoli buoni hanno nel frattempo già ripreso a scendere dai massimi stellari. Guardando DJ, Dax e FTSE Mib l'idea è proprio quella: una periferia che vola perché si raschia il fondo del barile, proprio come si fa sui titolini nelle ultime fasi di rialzi ormai saturi.
in quest'ottica, certo potremmo davvero arrivare ad altri livelli, 24 come 27 o 30 o 32 mila punti: dico così perché quando non c'è logica ma solo speculazione, ogni livello diventa buono sia per essere superato sia per tornare indietro di colpo.
Rimando al altro commento la conclusione del ragionamento, che è sicuramente più "politica".
Un saluto.

Angelo ha detto...

... sbaglio o l'estensore del commento è "Il nostro caro Andrea" ?
Sei sicuramente una persona intelligente ma perchè ti ostini a "capire" quando "Non c'é niente da capire".
Da quanto tempo segui i mercati finanziari... ?
Hai un approccio razionale quando fondamentalmente la finanza non è mica la logica applicata all'esistenza.
Non dovrei dire certe cose in un blog di A.T. ma tu pensi veramente che l'A.T. sia "importante"... ?
Una tecnica (candele giapponesi, che pure io utilizzo in Metastock) nata in Giappone nei secoli passati per regolare le contrattazioni del riso può dare risposte alle schizofrenie moderne ?
Harami, engulfing bearish/bullish, hanging man, shooting star, dark cloud cover... coi libri di Nison mi sono pulito il c...
Anzi coi libri di A.T. mi sono pulito il c...
Quando ti sei letto il libro di Pring (tanto per citarne uno a caso) puoi dedicarti all'osservazione "reale"...
Operare sui mercati finanziari presuppone 10% di teoria e 90% di osservazione reale...
Vuoi un consiglio... teoria di Dow, medie mobili, un indicatore (l' RSI di Paolo)... bastano e avanzano!

Le altre tue osservazioni non le commento, posso solo dirti che pure essendo un "trader" detesto questo "mondo"...
non ho mai capito come Paolo desiderasse fare parte di questa cartegoria di persone.
Per me operare è solo un mezzo, non il fine...

Oggi su di un annuncio mortuario ho letto una poesia di Ungaretti: "M'illumino d'immenso" e mi si è rallegrato il cuore nel sapere che ancora qualcuno apprezza, o in questo caso dovrei dire apprezzava, la poesia.

Chiudo con una citazione di Gibran:

"Loro mi ritengono pazzo perché non sono disposto a vendere i miei giorni in cambio di oro... e io ritengo loro pazzi perché pensano che i miei giorni possano avere un prezzo."

Un saluto

Angelo

p.s. mario draghi chi ? Un viscido uomo, basta guardarlo in volto, come tutti quelli della sua schiatta.

Anonimo ha detto...

Ciao Angelo,
mi piace moltissimo la citazione di Gibran che hai messo perché fotografa in pieno ciò di cui mi sono convinto in questi ultimi anni.
Ci sono cose che non si possono comprare ma al contrario, semmai, solo perdere. E i giorni della propria vita sono proprio questo.
Ho conosciuto negli ultimi tempi, inizialmente in modo virtuale e poi nella realtà, persone che ormai fanno parte della mia quotidianità e grazie alle quali ho aperto davvero gli occhi su altri mondi che mi fanno sembrare veramente piccoli quelli conosciuti in precedenza, Borsa compresa, e ai quali per questo guardo davvero col distacco di chi ha ben poco da chiedergli.
Persone il cui tratto comune è il senso della condivisione come valore, ed il cui motto potrebbe essere "la condivisione è il motore del mondo".
Dico tutto questo non per divagare usando il blog per personalismi, bensì proprio per ricollegarmi ad alcune cose riguardanti Paolo.
Come già dissi in tempi passati, di lui ho sempre ammirato proprio quel senso della condivisione con cui ha sempre portato avanti questo blog e che sono sicuro lo caratterizzi nella vita un po' in tutte le cose.
Ho anche notato, qualche settimana fa, quasi l'amarezza con cui ha "festeggiato" i 50 anni, quasi si rendesse conto all'improvviso di un tempo passato troppo in fretta e non abbastanza riempito, e questo mi sembra la dimostrazione indiretta dell'importanza di quei "giorni" citati da Gibran quando ci si accorge di non averli vissuti abbastanza.
Ma le due osservazioni appena fatte non sono slegate: solo persone di un certo spessore umano sono quelle che hanno il senso della condivisione e, allo stesso tempo, quelle in grado di rammaricarsi di un tempo passato non abbastanza "pieno". Perché sono le uniche con la sensibilità per ascoltare gli altri come se stesse.
E questo mi porta alla conclusione, che consiste semplicemente nel fare anche mia la tua stessa riflessione e perplessità : non capacitarmi di come una persona così abbia mai potuto desiderare di far parte di una sorta di "cerchio magico" ai propri antipodi. Posso ben comprendere l'amarezza di non sentirsi valorizzato (quante persone nei campi più disparati hanno visto sorpassarsi da somari) ma Paolo sappia che tante persone - io per primo - sanno bene quanto vale e l'apprezzano così, per ciò che E'. E allora credo che in fondo, intimamente e inconsciamente, NON abbia mai realmente desiderato di essere ciò che non era.
Da appassionato di alpinismo quale sono, mi sovvengono alcune parole autobiografiche scritte dal grande Walter Bonatti, che mi sembra siano appropriate come non mai, e vorrei dedicargliele. Per il carattere che ho, io le ho sempre sentite profondamente mie, ma da quel poco che potuto percepire e veder trasparire da questo blog credo che lo stesso possa valere per lui :
"La montagna mi ha insegnato a non barare, a essere onesto con me stesso e con quello che facevo. Se praticata in un certo modo è una scuola indubbiamente dura, a volte anche crudele, però sincera come non accade sempre nel quotidiano. Se io dunque traspongo questi principi nel mondo degli uomini, mi troverò immediatamente considerato un fesso e comunque verrò punito, perchè non ho dato gomitate ma le ho soltanto ricevute. E' davvero difficile conciliare queste diversità. Da qui l'importanza di fortificare l'animo, di scegliere che cosa si vuole essere. E, una volta scelta una direzione, di essere talmente forti da non soccombere alla tentazione di imboccare l'altra. Naturalmente il prezzo da pagare per rimanere fedele a questo ordine che ci si è dati è altissimo."

Anonimo ha detto...

Ah, sì, ho dimenticato di firmarmi in entrami i post sopra : Andrea

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